Piano Emergenza Vesuvio: all’Abruzzo il compito di accogliere la popolazione di Terzigno (Na) in caso di eruzione

Piano Emergenza Vesuvio: all’Abruzzo il compito di accogliere la popolazione di Terzigno (Na) in caso di eruzione

L’Aquila, 22 giugno 2023 – A seguito di uno studio particolareggiato condotto in collaborazione tra il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e la Regione Campania, sono stati ridefiniti in una Direttiva del febbraio 2014 i “gemellaggi” con le Regioni e le Province Autonome italiane che ospiteranno le persone evacuate nel malaugurato caso di eruzione del Vesuvio. Nella “zona rossa” vesuviana risiedono circa 670 mila abitanti, distribuiti nei territori di 25 comuni delle province di Napoli e di Salerno. Nel Piano di allontanamento sono state individuate le “Aree di incontro” all’interno delle quali sarà convogliata la popolazione in caso di “Allerta Arancione” (LIVELLO DI PREALLARME). Da queste aree la popolazione sarà trasferita a cura delle varie Regioni e Province Autonome gemellate in aree attrezzate (“punti di prima accoglienza”) appositamente individuate su tutto il territorio italiano.

Il Piano Emergenza Vesuvio (PEV), che l’Agenzia Regionale di Protezione Civile sta realizzando d’intesa con la Regione Campania ed il Comune gemellato, affida alla Regione Abruzzo il compito di trasferire ed accogliere quella parte di popolazione del Comune di Terzigno che avrà scelto la modalità di allontanamento e trasferimento assistito.

All’innalzamento al LIVELLO DI ALLARME (allerta rossa), a fine cautelativo si presuppone che le operazioni di allontanamento di tutti i cittadini della zona rossa debbano concludersi non oltre le 72 ore. Fino ad oggi non è stato rilevato alcun segnale che possa destare preoccupazioni relativamente ad una possibile eruzione. Il Piano Emergenza Vesuvio è predisposto esclusivamente a scopo prudenziale.

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