Le eruzioni vulcaniche si verificano quando il magma, proveniente dall’interno della Terra, fuoriesce in superficie. Possono avvenire dalla bocca del vulcano – è il caso del Vesuvio – o da bocche che si aprono in punti diversi, nel caso dei Campi Flegrei o dell’Etna. La durata delle eruzioni vulcaniche è variabile: possono durare poche ore o anche decine d’anni.
In genere, la presenza o la risalita del magma all’interno dell’edificio vulcanico è accompagnata da fenomeni denominati “precursori”, anche se sarebbe più appropriato considerarli come indicatori di un processo in atto, tra cui:
l’innesco di fratture (terremoti) causato dall’induzione di tensioni meccaniche nelle rocce;
il rigonfiamento o cambiamento di forma dell’edificio vulcanico provocato dall’intrusione del magma;
variazioni del campo gravimetrico e magnetico nell’intorno dell’edificio vulcanico;
l’incremento e cambiamento di composizione delle emanazioni gassose dai crateri e dal suolo;
variazioni delle caratteristiche fisico-chimiche delle acque di falda.
Questi fenomeni, che accompagnano la risalita del magma, possono essere rilevati da opportune reti strumentali fisse, in acquisizione 24 ore al giorno, oppure attraverso la reiterazione periodica di campagne di misura.
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