La L.R. 27 giugno 2013, n.18, disciplina le procedure di esercizio e gestione degli sbarramenti di ritenuta e degli invasi idrici di competenza regionale, prevede a carico dei gestori anche la verifica degli aspetti di protezione civile attraverso la redazione del “Documento di protezione civile” dell’invaso, parte integrante di quello d’esercizio. Tale documento concorre a costituire il quadro di riferimento per l’aggiornamento dei Piani di Emergenza di protezione Civile dei Comuni posti a valle dello sbarramento o per la redazione, ove necessario, di un apposito piano intercomunale di protezione civile, da redigersi sempre a carico dei Comuni interessati che vi provvederanno anche in forma associata.
Al fine di favorire il completamento dei propedeutici documenti di esercizio e l’adozione di un documento di protezione civile uniforme su tutto il territorio, con DGR del 18 gennaio 2019, n.19 è stato approvato e trasmesso uno schema del “Documento di protezione civile”, elaborato secondo gli indirizzi di cui alla suddetta normativa. Tale documento inviato a tutti i gestori, stabilisce per ciascuna diga le specifiche condizioni per l’attivazione del sistema di protezione civile, le comunicazioni e le procedure tecnico-amministrative da attuare nel caso di eventi, temuti o in atto, coinvolgenti l’impianto di ritenuta o una sua parte; le procedure riguardano le azioni da attuare per la sicurezza della diga e dei territori di valle (“rischio diga”) e nel caso di apertura degli scarichi della diga stessa con portate per l’alveo di valle che possono comportare fenomeni di onda di piena e rischio di esondazione (“rischio idraulico a valle”).
Inoltre, sempre ai sensi della medesima DGR 19/2019 sono state approvate ed inviate anche linee guida che definiscono la procedura per il calcolo del rischio connesso con le opere di sbarramento ai sensi dell’art. 5, comma 2 della LR 18/2013 “Disciplina degli sbarramenti di ritenuta e degli invasi idrici di competenza regionale” e ss.mm.ii. Quest’ultimo documento fornisce ai gestori le indicazioni per l’attribuzione delle classi di rischio degli sbarramenti di ritenuta dei corsi d’acqua e dei relativi invasi nel territorio della Regione Abruzzo, così come definiti dall’art. 3 comma 2 della L.R. 18/2013 ss.mm.ii. (di cui al punto 6.3 della scheda “Studi sulle caratteristiche delle onde di piena artificiali conseguenti a manovre degli organi di scarico delle dighe o ad ipotetico collasso degli sbarramenti e sulla individuazione delle aree soggette ad allagamento”, contenuto nel DPC).
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