
L’Aquila, 8 maggio 2025 – Si sono svolte oggi, presso il Gruppo Sorgivo del Gizio, nel Comune di Pettorano sul Gizio, le operazioni di collaudo delle stazioni di monitoraggio idrico afferenti alla rete quantitativa in tempo reale del Centro Funzionale dell’Agenzia di Protezione Civile della Regione Abruzzo.
Le stazioni fanno parte della nuova rete di monitoraggio ambientale progettata con le risorse del Piano Operativo Ambiente 2014-2020 finalizzata al potenziamento delle capacità di osservazione e previsione dei fenomeni idrologici in un contesto di crescente criticità climatica e disponibilità delle risorse idriche.
Il progetto, sviluppato in una logica di cooperazione interistituzionale, è stato realizzato in collaborazione con il Servizio Gestione e Qualità delle Acque della Regione Abruzzo, l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale e il Dipartimento di Scienze, dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara.
Le stazioni installate presso le sorgenti del Gizio, tra le più importanti e simboliche del bacino idrografico abruzzese, sono dotate di sensoristica di ultima generazione per la misurazione in continuo di portate, livelli, temperature e altri parametri idrologeologici e ambientali.
“I dati raccolti” ha spiegato Giancarlo Boscaino, responsabile dell’area Idro del Centro Funzionale “vengono trasmessi in tempo reale al Centro Funzionale della Protezione Civile regionale e andranno a costituire una base informativa strategica per la valutazione della disponibilità idrica su base stagionale e annuale, nonchè l’analisi degli scenari di rischio idrico e siccità”. “La rete sarà integrata con altre stazioni posizionate in punti sensibili della regione, garantendo una copertura dinamica e multilivello dei sistemi idrici, superficiali e sotterranei”.
L’intervento si inserisce nel più ampio piano regionale di rafforzamento della resilienza ambientale e climatica del territorio, in un’ottica di ricostruzione sostenibile e intelligente, anche nei territori del cratere sismico.
L’esperienza di Pettorano, comune compreso nel perimetro dei siti di interesse naturalistico e ambientale (SIC, ZPS), rappresenta un modello di sinergia tecnica, scientifica e istituzionale che potrà essere replicato anche in altri contesti della regione.
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