Comportamenti

COMPORTAMENTI DA METTERE IN ATTO PER RIDURRE I RISCHI IN MONTAGNA


In montagna è necessario “usare la testa”


Informazione, preparazione e prudenza. Queste le parole d’ordine per chi vuole dedicarsi alle tante attività che la montagna mette a nostra disposizione, come lo sci alpinismo, il trekking, l’arrampicata, l’arrampicata sportiva, come escursione domenicale. Per un corretto approccio con il complesso mondo della montagna, sarà utile informarsi e conoscere preventivamente quelle che sono le bellezze e i rischi che la montagna ci mette davanti.
In questo video un tecnico del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino ci esorta ad una valutazione dei rischi che sono sempre presenti in montagna: per farlo sarà utile, prima di partire, rivolgersi agli organismi preposti alla sicurezza e alla diffusione della conoscenza dell’ambiente montano.
Una volta sviluppata la preparazione e approfondite le conoscenze, potremo intraprendere la nostra attività; da svolgere, però, sempre con la massima prudenza. Insomma in montagna, proprio come in ogni momento della vita, è necessario “usare la testa”.
GeoResQ è un’applicazione con la funzione “Posizione” è in grado di fornirti le coordinate geografiche del punto in cui ti trovi, la loro precisione e l’indicazione della località più vicina riportata dalla cartografia. Queste informazioni potrebbero essere estremamente utili per i tuoi amici o per gli enti di soccorso. La funzione “Posizione” consente anche di verificare il corretto funzionamento dell’antenna GPS e la presenza della connettività dati.

Realizzato da:
Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo
news.cnsas.it/abruzzo



Previsioni meteo, conoscenza del territorio e fattore umano: 3 password per andare sicuri in montagna

Bella, ma pericolosa! In montagna non esiste “rischio nullo”, ma se valutiamo preventivamente tutti rischi, riusciremo a contenerli in una misura del tutto accettabile. Il filmato ci suggerisce di applicare la regola del 3x3 prima di intraprendere qualsiasi escursione che abbia come scenario la montagna.
La regola consiste nel fare una valutazione sulle condizioni meteo (e se siamo in inverno anche sulla stabilità del manto nevoso), la conoscenza del terreno su cui andiamo a svolgere l’attività e il fattore umano: cioè, la nostra preparazione fisica. E’ importante, infatti, valutare le nostre condizioni fisiche, di allenamento e di preparazione tecnica prima di partire per evitare, poi, brutte sorprese.
Prevedere anche un “piano B” relativamente all’itinerario scelto, può fare la differenza nel caso in cui il percorso inizialmente scelto presenti delle situazioni impreviste che non avevamo calcolato prima di partire.
E non dimentichiamo mai di comunicare a un nostro amico o parente qual è la meta che intendiamo raggiungere e quale il percorso che abbiamo scelto.

Realizzato da:
Collegio Regionale Guide Alpine e AMM Abruzzo
guidealpineabruzzo.it



Quando una semplice sottovalutazione del rischio può trasformare in dramma una passeggiata tra la natura

Chi va in montagna, sia egli un turista, un escursionista, uno scalatore o un semplice camminatore, sa che scendere da un sentiero scosceso, o arrampicarsi su una ripida parete, richiede conoscenza dei luoghi e capacità fisiche e tecniche senza delle quali è sconsigliabile avventurarsi in simili imprese. Il video racconta cosa può accadere a due escursioniste innamorate della natura se, durante una passeggiata, non valutano attentamente le situazioni di rischio e, soprattutto, quando non indossano un abbigliamento idoneo. Nel filmato, realizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana e il 118, viene minuziosamente descritto quale comportamenti adottare e come procedere in caso di incidente. Anche nel caso descritto, il “fattore umano”, come in ogni attività della vita, si rivela di fondamentale importanza perché una giornata trascorsa tra gli splendidi scenari delle montagne abruzzesi, possa restare nei ricordi più belli.

Realizzato da:
Collegio Regionale Guide Alpine e AMM Abruzzo
guidealpineabruzzo.it




  • L’Abruzzo ha al suo centro non una città, ma una montagna, una grande, bellissima, terribile montagna, il Gran Sasso. Non badate ai metri dell’altezza; il Gran Sasso è di schiatta araldica, montagna di gran razza, di quelle che collochiamo con gli dei.

    Giorgio Manganelli